Il protagonismo della comunità

20160910_193816Ieri alcune/i di noi hanno partecipato all’assemblea nella tendopoli di Pescara del Tronto (fraz. di Arquata del Tronto, AP). Si trattava della seconda assemblea nel campo tenda dopo quella di sabato scorso. Si è anche formalmente costituito un comitato “Pescara del Tronto 24.8.2016”, che si occuperà di fare proposte e monitorare tutto ciò che concerne la ricostruzione del borgo di montagna di Pescara.

Nel corso dell’assemblea si è parlato delle aree sulle quali insediare gli alloggi provvisori da proporre al Comune e alla struttura commissariale, e anche della ricostruzione vera e propria, che dovrà investire per forza di cose anche le seconde case, perché erano fondamentali per l’economia del borgo e anche per la continuità urbanistica e territoriale del paese stesso.

In tendopoli, a causa del freddo e della pioggia di questi giorni, sono rimaste una quindicina di persone. Alcuni sono andati nelle strutture ricettive a San Benedetto del Tronto, altri si sono sistemati autonomamente. Il problema sarà ora capire quali saranno i tempi di rientro. Riteniamo che, anche memori dell’esperienza dell’Aquila, sette mesi per la costruzione di numeri tutto sommato esigui di “moduli abitativi provvisori” sia un tempo davvero esagerato.

E’ importante mantenere quanto più possibile la presenza nei borghi, per mantenere alta l’attenzione sul paese stesso ed evitare che il destino delle comunità sia deciso da organi esterni a queste ultime.

“Qua ad Arquata non tornerà più nessuno”, ci ha detto un ragazzo nella tendopoli di Borgo di Arquata, altra frazione di Arquata del Tronto. La paura è che le persone che sono state portate via, non torneranno mai più. Abbiamo incontrato questo gruppo di ragazzi e ragazze che stanno dando vita a un progetto che ci sentiamo di sostenere in pieno: Chiedi alla Polvere. Vogliono raccontare Arquata del Tronto, “anche quando i riflettori si spegneranno”, ci hanno detto, per mantenere alta l’attenzione sia sui fondi della ricostruzione, sia sul tessuto sociale del paese, che conta in tutto 1200 abitanti in 13 frazioni.

Incontreremo di nuovo, nei prossimi giorni, i ragazzi e le ragazze di Chiedi alla Polvere. E’ fondamentale, per quello che abbiamo visto anche all’Aquila, che le comunità in primis disegnino e narrino il proprio presente, per costruire il proprio futuro. Combattendo contro le sopraffazioni esterne, per un reale protagonismo delle comunità.

Anche in questo caso, come facciamo da sette anni sul nostro territorio, siamo sempre stati contro i commissariamenti e contro qualsiasi forma di sovra-determinazione delle comunità, soprattutto se proveniente dall’esterno.

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