Carriole

Le carriole di nuovo in piazza nonostante divieti e sequestri 28 Marzo

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Alle 9e30 una decina di persone all’altezza dell’inizio di corso Federico II dalla parte della villa comunale sono state fermate e identificate perché portavano con loro 5 carriole. La digos ha proceduto al sequestro delle carriole (guarda il verbale del sequestro) tra lo stupore generale. Secchi e elmetti anti infortuni venivano fatti passare. Nel frattempo accorrevano altre persone, alcune che arrivavano in quel momento e altre che tornavano indietro dal presidio di piazza duomo richiamate dalla situazione. Il così detto popolo delle carriole si era dato infatti appuntamento presso il presidio di Piazza Duomo per decidere se confermare o meno – alla luce del divieto emanato dal prefetto Venerdì – la decisione presa mercoledì scorso in assemblea di continuare a lavorare riciclando le macerie in Piazza nove martiri come ogni domenica. Il programma stabilito prevedeva poi pranzare insieme e continuare nel pomeriggio i tavoli di lavoro creatisi la settimana scorsa. Poco dopo anche altre carriole venivano fermate poco più in giù all’altezza della villa comunale. Gli agenti contestano che avere la carriola significa manifestare e che questo non è possibile nel giorno delle elezioni provinciali. I cittadini accorsi anche questa domenica asseriscono invece che la carriola è uno strumento per lavorare in una città piena di macerie ad un anno dal terremoto. In nessun modo fanno o possono considerarsi campagna elettorale e non sono riconducibili a nessun partito. In più il seggio elettorale più vicino era ad almeno un Km. Quindi la loro attività non va contro la legge 212 del 4 Aprile 1956,art 9 (leggi il comunicato di sabato di 3e32) . Dopo una lunga discussione le carriole sono state lasciate alla polizia e le persone che erano diventate nel frattempo un centinaio hanno raggiunto il tendone del presidio dove dalla settimana precedente erano parcheggiate una ventina di carriole, secchi, guanti e quant’altro serva per lavorare. A questo punto le persone hanno deciso di raggiungere Piazza nove Martiri per lavorare, mettendosi in cammino. La polizia ha lasciato fare anche perché i cittadini hanno varcato la zona rossa nella via parallela che porta direttamente a Piazza nove martiri passando per piazzetta del sole. Centinaia di persone tra cui vecchi e bambini hanno cominciato a lavorare. La polizia arrivata sul posto, ha continuato in un primo momento ad identificare tutti coloro che lavoravano con le carriole. Intanto gli agenti hanno iniziato a presidiare i varchi per l’accesso alla piazza, impedendo ad altre persone che volevano raggiungere la piazza di farlo. Più volte però i varchi sono stati forzati dalle persone che a gruppi sono entrate anche perché la polizia presidiava in maniera blanda le inferriate. Come ogni domenica l’attività lavorativa è iniziata col solito metodo del passaggio dei secchi mano a mano e la differenziazione. Il clima si è fatto festoso e si è lavorato in maniera motivata. Questa volta però l’Asm (la municipale che si occupa i rifiuti) si è negata e non ha portato i secchi per l’indifferenziato. Gli scarriolanti si sono procurati allora altri secchi con minore capacità. Anche per questo i lavori sono finiti prima del solito e alle 12e30 è iniziata un assemblea in piazza Duomo (leggi il verbale dell’assemblea). Dopo aver mangiato alle 16 è iniziata una partecipatissima riunione.

Carriole al lavoro Domenica 11 Aprile

2 Maggio 2010 Carriole piene di domande entrano in zona rossa


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