Eccolo qui il capo della protezione civile. Arrivato a L’Aquila per le 15 insieme al sottosegretario Gianni Letta per inaugurare il restauro della facciata della basilica di Colle Maggio. Restauro iniziato prima del terremoto e che proprio grazie all’impalcatura preesistente non ha riportato nessun danno dal sisma. Perciò lo stato della facciata non ha nulla a che fare con l’operato della protezione civile o del governo. Per protestare contro l’ennesima passerella un gruppo di cittadini e comitati erano presenti nel piazzale di fronte la facciata. Per sfuggirgli, Bertolaso ha ottenuto l’apertura della Porta Santa ad personam. Eppure sulla Porta Santa vige un’interdizione sacrale al passaggio che viene tolta solo in occasione della Perdonanza istituita da Papa Celestino V in occasione della sua incoronazione nel 1294. L’ultima porta laterale da cui Bertolaso era entrato era quella dello sporting village vicino il Tevere, ma oggi ha ottenuto anche una deroga celeste in nome dell’emergenza. Se da un lato quindi il capo della protezione civile ostenta in questo modo il suo potere, dall’altro ormai è chiaro che non accetta neanche una parola di dissenso (e non l’ha mai fatto), precludendosi tutte le strade normali. All’uscita invece tutti i Big sono passati per la porta principale ma a quel punto la polizia ha deciso di bloccare i cittadini nell’angolo della scalinata che porta nel quartiere dell’ex psichiatrico e contenerli lì. Ne è scaturita una confrontazione leggera ma corpo a corpo. Alla fine il presidente della Regione Chiodi si è fermato a parlare con alcuni cittadini.
Polizia ed esercito bloccano i contestatori
