“Cicchetti vai via” e Cialente si dimette da vice commissario

L’Aquila 21/9/10 Consiglio Regionale – Verso le 15 un buon numero di manifestanti radunati presso la Villa Comunale si dirige verso il cancello chiuso con catena, dell’Emiciclo Regionale. Motivo della protesta la nomina dell’ennessimo commissario Antonio Cicchetti. E’ solo l’inizio di una lunga giornata che vedrà i manifestanti sfondare il cancello e irrompere nel consiglio dove sarebbe dovuto iniziare la seduta straordinaria sulla ricostruzione (guarda il video dello sfondamento). I consiglieri invece scappano via, sopratutto quelli di maggioranza. Non torneranno più. Il sindaco Cialente intervenendo nella tarda serata annuncia le sue dimissioni da vice commissario (guarda video). Oggi alle 15 nuovo appuntamento per tornare ad ascoltare il consiglio regionale straordinario sulla ricostruzione (qui il comunicato di 3e32)

Con lo striscione “basta commissari e cricche d’affari” i manifestanti sono arrivati davanti al cancello dell’emiciclo presidiato dalla polizia. In un primo momento alcuni hanno iniziato a battere con delle pietre sulle sbarre producendo un suono non rassicurante (foto). Poi hanno dato vita all’ennesimo sfondamento degli ultimi dieci mesi (sicuramente oltre la dozzina).

I manifestanti sono arrivati dentro l’aula al grido di “fuori gli sciacalli dalla città” con la foga di chi si è dovuto confrontare con la polizia per entrare. Nello stesso istante il vicepresidente del consiglio Giorgio De Matteis ha interrotto la seduta. A quel punto prima si sono susseguiti vari cori come “noi Cicchetti non lo vogliamo” a sottolineare che al di là di ciò che il neo commissario afferma furbescamente da Roma “la contestazione era solo contro il concetto di commissariamento”, i manifestanti invece puntano l’indice anche sulla sua persona (leggi qui chi è Cicchetti)

Dopo i cori, in aula è tornato il silenzio in attesa che il consiglio riprendesse. Invece dopo un pò si sono susseguiti solo degli interventi di alcuni consiglieri e membri della giunta rientrati singolarmente. Tra questi spicca la coraggiosissima indagata Daniela Stati che ha preso la parola al megafono (guarda video e foto) e di un irritatissimo Giorgio De Matteis che – non riuscendo a prendere una posizione – si è solo dedicato alla facile operazione di denigrare il sindaco Massimo Cialente (guarda video). Quest’ultimo è arrivato nell’emiciclo occupato dai manifestanti verso le 20, parlando a lungo. In un intervento a dir poco soporifero (guarda il video) che di fatto ha indotto a rinunciare ad un occupazione ad oltranza – una cosa importante Cialente l’ha detta “è una questione politica e di governance, così non si può andare avanti. Mi dimetterò da vice commissario”. Applausi. (guarda il video delle dimissioni)

Ormai sembra che dall’emergenza,  intorno la ricostruzione si sia solo formata un’ architettura del potere simile a quella del gioco dello Shangay (per nulla antisismica). Sempre più nomine, sempre più poltrone, sempre più confusione. In questo modo è più semplice per tutti coloro che siedono nei posti di potere di giocare al gioco delle tre carte rimbalzando le responsabilità. Chi ha la peggio è solo il cittadino disperso che non sa neanche con chi prendersela. Perché? Dall’inizio del dopo-sisma è stato abbastanza chiaro che l’importante non erano i bisogni e i diritti delle persone ma gli interessi economici e i ritorni di potere e consenso da parte dei politici di governo. Conviene per qualche motivo che le cose vadano a rilento. Ma agli aquilani sembra proprio che a essere umiliati non ci vogliono stare. Quest’oggi 22 Settembre mentre il consiglio regionale sospeso ieri dovrebbe riunirsi nuovamente, davanti la porta ci sono le camionette della celere. Questa è la loro democrazia.

Eppure se non messi alle strette come ieri, i politici locali continueranno sempre più facilemnte a fare il gioco delle 3 carte escludendo ogni forma di partecipazione popolare dalla ricostruzione. Metterli in difficoltà a questo punto è un dovere. E’ l’unica modo in cui rischiano di dire qualcosa di vero. Le dimissioni da vice commissario di Massimo Cialente sono state chieste da tempo dai comitati come 3e32, e ottenute anche così.

E che succederà ora che il Sindaco dell’Aquila non ha più poteri commissariali sulla ricostruzione come invece Chiodi e Cicchetti? Probabilmente assolutamente niente. La questione – come ha detto bene Cialente – è politica.

Altri video della protesta:

i manifestanti spiegano i motivi della protesta

parla Costantini consigliere Idv

parla Acerbo consigliere Prc


Lascia un commento