Ennesimo processo per le manifestazioni del post-terremoto

sfondo3Ieri pomeriggio è arrivata la conferma dell’ennesimo processo per le manifestazioni del post-terremoto.

Questa volta si tratta della manifestazione del 23 dicembre 2010, quando in centinaia occupammo il consiglio regionale, di fronte alla beffa sul trattamento fiscale e la restituzione delle tasse.

E’ stato anche grazie a quella manifestazione (e alle tante altre iniziative) che il territorio aquilano ha visto, in parte, riconosciuto il diritto ad un trattamento fiscale più equo (che poi non è stato neanche come quello di marche e umbria alla fine, ma molto peggiore).

Come al solito si cerca di criminalizzare chi si è battuto in prima linea per difendere i diritti di un intero territorio, e ovviamente anche questa volta non si chiamano in causa rappresentanti istituzionali e politici, che pure erano presenti.

Lo diciamo chiaramente: basta! Non possiamo più accettare questa repressione giudiziaria, che si traduce solo in un vergognoso sperpero di risorse pubbliche, per processi inutili, mentre i veri criminali e gli sciacalli della politica che hanno speculato sul nostro territorio sono a piede libero, anzi si permettono pure di venirci a dire che se la ricostruzione è ferma la colpa è delle nostre proteste!

Lanciamo un appello a tutta la città per respingere in maniera unitaria queste accuse vergognose e per mobilitarsi contro questa criminalizzazione, che serve solo a distogliere energie fondamentali dalla battaglia che quotidianamente portiamo avanti per la ricostruzione del nostro territorio.

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