G8: Memoria verità e giustizia.Solidarietà agli arrestati di oggi

La notte scorsa, a tre mesi esatti dal sisma che il 6 aprile ha sconvolto L’Aquilano, la città si è raccolta in una fiaccolata che ha visto migliaia di persone percorrere le vie deserte per chiedere verità e giustizia e per ricordare i 307 morti della notte del 6 aprile e coloro che sono deceduti nelle tendopoli durante gli ultimi tre mesi.

La notte scorsa, a tre mesi esatti dal sisma che il 6 aprile ha sconvolto L’Aquilano, la città si è raccolta in una fiaccolata che ha visto migliaia di persone percorrere le vie deserte per chiedere verità e giustizia e per ricordare i 307 morti della notte del 6 aprile e coloro che sono deceduti nelle tendopoli durante gli ultimi tre mesi.

Alla fiaccolata hanno preso parte circa cinquemila cittadini di L’Aquila, con in testa i familiari delle vittime e ha contato sulla solidale, concreta e composta partecipazione di tanti territori e comunità, giunti da altre parti d’Italia per stringersi attorno ai cittadini e alle cittadine di L’Aquila e esprimere sostegno e solidarietà.

L’unica nota stonata è stata l’inopportuna presenza delle forze dell’ordine, che hanno ‘blindato’ il corteo con un eccessivo dispiegamento di forze armate: caschi, scudi, la testa del corteo composta da centinaia di agenti e rumore di elicotteri che hanno offeso il silenzio e il raccoglimento della  fiaccolata mancando di rispetto al dolore per le vittime.

L’assedio militare del corteo è  una chiara conseguenza della decisione di spostare il G8 a L’Aquila e dell’ulteriore militarizzazione che essa ha causato ad una città già devastata e assediata, che non ha portato benefici ma solo disagi ad una popolazione già provata.

E’ per questo che ancora una volta siamo costretti a denunciare il chiaro tentativo di innalzare la tensione alla vigilia del summit, confermato dall’ondata di arresti avvenuti in tutta Italia questa mattina.

Condanniamo la politica di ‘sicurezza’ approvata con straordinario tempismo dal governo che permette di compiere arresti preventivi in violazione dei più elementari diritti umani, e esprimiamo solidarietà a tutti gli arrestati  di stamani.

Sia chiaro che non cadremo in questa trappola e che durante i giorni del G8 il dissenso di tutta la popolazione aquilana verso le scelte del governo sarà determinato e espresso in forma pacifica.

Per questo rilanciamo l’appuntamento con le iniziative previste in questi giorni, come il Forum per la Ricostruzione di domani 7 luglio e il sit-in del 9 alla Villa Comunale.

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