Udu L’Aquila: servono provvedimenti immediati per l’Università dell’Aquila e i suoi studenti

www.uduaq.org/  Apr 20th, 2009

In questi giorni di dolore e vuoto è doveroso pensare a ciò che sarà dell’Aquila, dei suoi giovani e della sua Università una volta che l’emergenza sarà superata. Profondo è il dolore per la perdita di centinaia di persone. Altissimo il prezzo pagato dagli studenti universitari.
L’Unione degli Universitari ribadisce la volontà di concentrare tutti gli sforzi possibili per far ripartire l’Università degli studi dell’Aquila e con essa l’intera città.
È necessario dare la possibilità agli studenti di terminare gli studi a L’Aquila. Si respingono tutte le soluzioni, ventilate nei giorni scorsi, di una “deportazione” di massa degli studenti aquilani in altre sedi universitarie.
In questo momento di profonda difficoltà, pensiamo che tutti gli attori istituzionali debbano mettere in campo delle soluzioni concrete ed immediate che aiutino gli studenti a superare questo momento di grave sofferenza. Auspicando che i tempi della ricostruzione siano brevi, è indispensabile individuare tutte le strutture agibili nell’ambito del territorio cittadino per allocarvi le sedi delle facoltà dell’ateneo aquilano, evitando che le stesse vengano dislocate in luoghi diversi dalla città dell’Aquila.

Quindi, chiediamo che la Reiss Romoli, per esempio, così come la Scuola della Guardia di Finanza siano destinate immediatamente all’Università.
Sono indispensabili provvedimenti urgenti da parte dell’Università e del Ministero affinché agli studenti siano attribuite le frequenze dei corsi del secondo semestre, soprattutto quelle obbligatorie. I primi segnali di ripresa ci sono già, con lo svolgimento delle sedute di laurea e degli esami già programmati. Ma è necessario fare di più: la sessione d’esame deve essere aperta da subito, a oltranza; è necessario superare tutte le limitazioni, sospendendo formalità quali le propedeuticità tra gli esami.
Chiediamo al Ministero, inoltre, di mettere in campo tutti i provvedimenti necessari affinché questo anno accademico non venga conteggiato nella carriera degli studenti, soprattutto in riferimento ai criteri per l’assegnazione delle borse di studio.

In questo momento di difficoltà servono interventi tempestivi da parte di tutti gli attori istituzionali. E’ necessario che la Regione approvi immediatamente un piano per garantire da subito trasporti gratuiti, su gomma e su rotaia, da e verso L’Aquila per tutti gli studenti iscritti all’Ateneo, per permettere ai fuori sede di raggiungere la città in vista delle sedute di laurea, per poter sostenere gli esami. Ma un piano di trasporti deve essere attuato anche all’interno della città, per consentire spostamenti gratuiti anche alle migliaia di studenti che si trovano nelle tendopoli.
Vanno create tutte le condizioni che permettano agli studenti di sentirsi sicuri di tornare e ricominciare a studiare a L’Aquila. Per questo è necessario che per il prossimo anno accademico vengano predisposte le risorse per garantire borse di studio a tutti gli iscritti all’Ateneo Aquilano.
La contribuzione studentesca deve essere azzerata, sia nell’immediato con l’annullamento della seconda rata, sia garantendo l’iscrizione gratuita per il prossimo anno accademico. Ma per questo il Governo deve impegnarsi a stanziare ingenti risorse da destinare all’Ateneo, per consentirne la sua ricostruzione, prevedendo che l’assegnazione del fondo di finanziamento ordinario sia svincolato dai parametri stabiliti.

Va affrontato urgentemente anche il problema della residenzialità. Una prospettiva che potrebbe fornire risposte concrete nel giro di pochi mesi, è la realizzazione di un villaggio con migliaia di abitazioni in legno, nei pressi del Polo universitario di Coppito.

La volontà di salvare l’Aquila e la sua Università deve essere univoca e corale, senza lasciare spazi a interessi particolari e territoriali.
Ci batteremo per questo. L’Unione degli Universitari non accetterà mai di perdere ciò che è sempre stato il motore vivo della città dell’Aquila: la sua Università.
Il futuro, la rinascita della città sono strettamente connessi alla prosecuzione dell’attività dell’Università.
Per questo ribadiamo la “vitale” importanza di non sradicare l’Università e gli studenti che vogliono restare a studiare e vivere a L’Aquila.
Non permetteremo che dopo la catastrofe che si è abbattuta sulla città, la si devasti di nuovo privandola dell’Università.


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