Presentazione di “Underground. Etnografia dell’Aquila post-sisma” di Rita Ciccaglione

Venerdì 7 aprile CaseMatte ospiterà la presentazione del volume “Underground. Etnografia dell’Aquila post-sisma” alla presenza dell’autrice Rita Ciccaglione.

Come l’antropologia fornisce all’uomo un grande specchio in cui riflettere se stessi attraverso gli altri, Underground offre al lettore il racconto e l’analisi dei primi dieci anni del post-sisma aquilano attraverso una struttura speculare che divide il volume in due libri.

Il primo ripercorre narrativamente le vicende di questo lungo decennio proponendo le impressioni, le osservazioni, le interviste raccolte durante la ricerca etnografica, attraverso un linguaggio e una prosa scorrevoli e accessibili a chiunque.

Il secondo ne riflette l’interpretazione attraverso le lenti concettuali dell’antropologia auspicando un interesse al tema che possa proiettare chi legge oltre il confine di un sapere scientifico e ponendo questo al servizio del dibattito pubblico.

Il saggio lascia emergere le logiche e le retoriche del disaster management emergenziale, ma pure la vita quotidiana delle tendopoli e negli spazi del progetto CASE. Segue gli attori e le politiche di sviluppo urbano che fanno da base alla brandizzazione della città “nuova”, ma pure descrive le modalità attraverso cui gli abitanti ridefiniscono materialmente e simbolicamente il paradosso della catastrofe, il policentrismo dispersivo e la gentrification contemporanea.

Si insinua tra le pratiche alternative, creativamente improvvisate, che alcuni tra i più giovani attivano per riappropriare all’uso uno spazio urbano che la ricostruzione caratterizza sempre più per il consumo dei luoghi.

Infine, propone un’analisi dei differenti regimi urbani che si formano a sostegno della caleidoscopica immagine che la città promuove con sempre maggiore slancio ed entusiasmo e in cui gli attori locali giocano una partita le cui regole si reggono su un’organizzazione socio-spaziale che permane immutata.

Il volume contiene mappe illustrative elaborate da Matteo Ludovico e fotografie dell’autrice e di Antonio Di Cecco.