IL FUTURO DI COLLEMAGGIO – Presentazione del Parco della Luna

Il video integrale dell’assemblea cittadina “Il futuro di Collemaggio” tenutasi a CaseMatte il 25 maggio alla presenza di tutte e tutti i candidati sindaco al Comune dell’Aquila

L’incontro è stata anche l’occasione per presentare la bozza progettuale del “Parco della Luna” uscita fuori dai tavoli di partecipazione conseguenti al manifesto “Collemaggio cittadella solidale della creatività” sottoscritto dal Comitato 3e32/CaseMatte e da molte altre associazioni cittadine.

Bozza progettuale che pubblichiamo qui di seguito

Bozza di Progetto partecipato 

“Collemaggio immagina… il parco della luna”

1.0 Il progetto

‘Collemaggio immagina… Il parco della Luna’ è una prima bozza progettuale scaturita in seguito al manifesto “Collemaggio cittadella solidale della creatività”, condiviso da circa 20 associazioni cittadine per l’inizio di una riqualificazione e riconversione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.

“Collemaggio cittadella solidale della creatività” perché è necessario riqualificare un’area strategica della città invertendo il segno lasciato dal manicomio. Facendo diventare l’area da luogo dall’istituzionalizzazione, della contenzione, dello stigma e dell’assenza di diritti, a cittadella incentrata sulla solidarietà, la cooperazione, la libera espressione e creazione, il mutuo soccorso, l’integrazione e la presa di coscienza dei diritti di ognuno per difendersi da ogni forma di stigma, sfruttamento e discriminazione.

“Collemaggio immagina…” è la prima bozza progettuale realizzata  seguendo le linee di indirizzo tracciate nel manifesto e che per la sua realizzazione si basa su un percorso di progettazione condiviso, l’auto costruzione, il recupero di materiali, l’auto gestione, la sostenibilità economica ed energetica.

Si sviluppa su un’area omogenea chiamata “Parco della Luna” creata a partire, ed intorno, una prima area esistente già riqualificata o in via di riqualificazione. Quella cioè composta dalla struttura attivata dal Comitato 3e32 sin dall’ottobre 2009, chiamata CaseMatte (edificio B6) e dal contiguo progetto dell’Albergo in Via dei Matti n.0 (B4), già in fase esecutiva.

Le due strutture, vicine tra loro, pur in un rapporto di potenziale quanto proficua sinergia di spazi e risorse, sorgerebbero tuttavia in un quartiere, quello dell’ex Ospedale Psichiatrico, ancora non riqualificato, fortemente danneggiato ed isolato. Un chiaro limite per il loro sviluppo, nonché per l’attivazione in sé dell’albergo in Via dei Matti n.0.

Abbiamo così deciso di proporre un riqualificazione che comprenda tutta la la fascia est, nello specifico degli edifici B8, B10, B11, B12 attraverso un progetto organico che:

> sviluppi le attività già promosse nel tempo dal Comitato 3e32 a CaseMatte (alcune delle    quali devono strategicamente essere ri-allocate vista l’estrema contiguità con l’albergo)

> dia seguito alle line guide tracciate dal manifesto co-firmato da 20 associazioni “Collemaggio cittadella solidale della creatività”

> integri l’offerta dell’Albergo in via dei Matti sia in attrattività dell’attività ricettiva, sia per il la voro degli utenti della salute mentale che possono trovare ulteriori mansioni nella co-ge stione delle altre strutture in un contesto basato sulla solidarietà, la cooperazione, il mu tuo aiuto e il benessere di comunità.

2.0 Edifici e funzioni
Gli edifici B8 e B11 vengono come “bipartiti” in base alla natura delle attività, mentre il B12, senza alcun valore storico, viene abbattuto per essere ricostruito adattandolo alla sua nuova funzione.

2.1 L’arredo urbano
Le aree tra gli edifici – costituite da verde e piccole connessioni viarie – vengono ripensate. Verrano liberate dalle barriere che dividono ad oggi le strutture e messe dunque in migliore relazione tra loro. Questo mediante un nuovo arredamento urbano semplice e più funzionale e che si serva per la sua trasformazione dell’auto costruzione e dell’utilizzo di materiale di recupero prevedendo opere di land art e giochi per bambini. Il bel parco, costituito da imponenti alberi come cedri ed abeti, verrà valorizzato attraverso l’installazione di una mappa della flora presente.

2.2 La palazzina dell’ingegno tra software, sportelli del nuovo lavoro e hardware
La palazzina dell’ingegno è il manufatto B8, il più contiguo a CaseMatte e l’Albergo in Via dei Matti n.0. Dentro sono previsti degli spazi legati all’ingegno, da cui il nome di palazzina “Brain” che è stata suddivisa in due parti in base alle proprie funzioni: software e hardware. 

Nel lato software si intendono innanzi tutto ri-allocare e sviluppare le attività iniziate nel cosiddetto “medialab” di CaseMatte.

Qui si vogliono mettere infatti a disposizione in un ambiente di co-working, computer muniti di software legati all’audio visivo, la grafica, l’editing di stampa e la comunicazione in generale.

Sempre negli spazi di questa palazzina dell’ingegno prenderanno vita degli “Sportelli del nuovo lavoro” [leggi focus specifico] incentrati sul reperimento di fondi europei, l’organizzazione tra lavoratori autonomi, supporto nelle informazioni di assistenza commerciale (stile CAF).

Nella stessa partizione dell’edificio è prevista una biblioteca che trovi la propria vocazione proprio nella ricerca e l’analisi delle nuove forme di lavoro, il diritto del lavoro e alla cura, la ricerca artistica in generale, la salute mentale e il benessere di comunità.

Sarà presente anche una stanza riunioni e convegni e un laboratorio di trasformazione degli alimenti nel piano seminterrato che possa far fronte alla domanda alimentare del pubblico tramite distribuzione in alcuni punti ristoro situati all’interno delle palazzine nella cittadella.

Nell’altra ala hardware, invece, sono destinati gli spazi adibiti ad attività artigianali ed artistiche. Sono presenti qui spazi adibiti a laboratori di fotografia, pittura, scultura e una tipografia.

FOCUS – GLI SPORTELLI DEL NUOVO LAVORO LA CITTA’ SOLIDALE OLTRE QUELLA “SMART”  

Le libere professioni sono oramai la quintessenza del mercato del lavoro al giorno d’oggi. Un lavoro sempre più diverso da come ce lo ricordavamo e soggetto a nuove forme di sfruttamento.

Per questo nell’edifico “Brain” sono collocate anche la funzioni “sportelli del nuovo lavoro” che si occupano di diritti, mutuo aiuto e cooperazione per le nuove forme lavorative free lance.

Troppo spesso si assiste infatti ad una narrazione positivista della “start up” e del “co working”. Queste non sono altro che nuove forme dell’attuale mondo lavorativo, ma non vanno lasciate alla mercé totale del mercato ultra liberista che frammenta, isola mettendo tutti contro tutti in feroce concorrenza, con sempre meno possibilità di iniziare vertenze per reclamare maggiori diritti.

I principi che ispirano queste nuove forme lavorative vanno utilizzati piuttosto per essere integrati nel nostro progetto di governabilità dal basso ispirato a principi di cooperazione, scambio e condivisione (Appadurai). Principi che hanno mosso 3e32/CaseMatte dalla sua nascita e che sono alla base della “cittadella solidale della creatività”.

La cittadella della creatività infatti deve essere anche solidale sorpassando la semplice concezione di ‘smart’, che da sola non basta.

Non solo: gli sportelli potranno praticamente aiutare nella richiesta di fondi europei, promuovere l’organizzazione tra liberi professionisti, dare assistenza commerciale come il CAF.

2.3 La rilegatoria e la nuova concert hall “Fabrizio Pambianchi”
E’ l’unica costruzione ex novo, basata sull’abbattimento della ex rilegatoria (B12). Una costruzione questa dedicata ad ospitare spettacoli e concerti di medie dimensione. Per la sua costruzione è possibile avvalersi in parte dell’autocostruzione. La sala concerti è costruita e disposta in modo da avere un’apertura estiva verso il giardino adiacente.

 

2.4 La palazzina delle arti e delle attività performative

La palazzina B11 è quella adibita alle arti performative. Da una parte ivi si trovano gli spazi per le attività di teatro-danza e palestra. Sono molte infatti le associazioni a L’Aquila e nel territorio che svolgono o vogliono svolgere attività di tipo teatrale senza però disporre degli spazi adeguati.

Lo stesso spazio può essere utilizzato più in generale per attività fisica di corpo libero in risonanza con percorsi sportivi e di benessere già presenti (ma da implementare) in tutto il parco dell’ex ospedale psichiatrico. La sola presenza di spogliatoi all’interno, in tal senso, può aiutare allo sviluppo dell’area per attività sportive en plain air connesse con attività interne.

Attività sportive, di danza e di teatro che già di per sé costruiscono un effetto terapeutico nell’ambito del benessere comunitario e che possono essere specificamente utilizzate anche per forme terapeutiche nell’ambito della salute mentale.

Dall’altra parte della palazzina, quella “musica”, si vogliono adibire spazi per una sala prove, una sala di registrazione musicale e una postazione radiofonica.

Da notare che la sala prove è già presente nello spazio attualmente occupato da CaseMatte. La sala, situata in una struttura in legno, è molto utilizzata dalle giovani band, ma si trova attualmente a pochi metri da quella che dovrebbe essere l’entrata dell’Albergo in Via dei Matti.

2.5 Orti Urbani

L’area dell’ex ospedale di Collemaggio si presta anche a questo tipo di attività, già presente peraltro in nuce nella zona di CaseMatte.

La zona più appropriata per orti urbani di medie dimensioni può essere quella del Prato esposto a Sud, di fronte l’ex Accademia dell’Immagine. La possibilità di avere orti, è collegata anche alla ristorazione interna alla Cittadella solidale della creatività. Il lavoro negli orti è anch’esso collegato a specifiche proprietà terapeutiche.

3.0 Prima bozza di linee guida per un’autogestione della cittadella

Si vive in un contesto nazionale e in particolare cittadino, in cui la gestione degli spazi è  diventata sempre più onerosa e per questo difficile, spesso insostenibile. Questo progetto scaturito dal manifesto collettivo “Collemaggio cittadella solidale della creatività”, si basa su pratiche di autogestione e anche sul lavoro volontario delle associazioni che lo hanno sottoscritto.

3.1 Per un pieno utilizzo degli spazi
L’idea di gestione non è assegnare tal spazio a tale associazione, ma piuttosto di fare utilizzare gli spazi all’associazione o ai singoli che lo richiedono in base ad un determinato bisogno o progetto, salvo la sottoscrizione di uno Statuto pre-esistente.

Questo fa in modo che gli spazi siano pienamente utilizzati nel soddisfacimento dei bisogni della città. Ossia delle associazioni, degli artigiani, dei free lance cognitivi, degli artisti ed ovviamente della salute di comunità.

3.2 Forme di auto gestione

Si affida la gestione degli spazi ad un’assemblea permanente costituita a partire da quella già esistente a Collemaggio del Comitato 3e32. Il Comitato 3e32 diventa un soggetto garante tra Comune e cittadinanza.

Chi vuole far richiesta di uno spazio per fare un’attività lo fa attraverso l’assemblea accettando i termini di uno statuto pre esistente, condiviso dalle associazioni che già fanno parte dell’assemblea, che regoli anche la responsabilità nell’utilizzo dei mezzi e la presenza negli spazi.

Ma l’assemblea generale deve subito generare altri tavoli specifici con autonomia decisionale che quindi gestiscano autonomamente, nel particolare, spazi specifici e relative attività.

3.3 Un’idea di micro economia solidale e di sostenibilità

Dalla cittadella solidale della creatività usciranno fuori dei prodotti lavorati all’interno: musicali, artigianali, teatrali, audiovisive, editoriali. Prodotti, dunque, frutto del lavoro, dei mezzi, della cooperazione e della sinergia interna alla cittadella, “Made in Collemaggio”. Prodotti che dunque possono andare nel mercato nell’ambito di un economia solidale.

Quindi le spese della cittadella possono almeno in parte sostenersi in due modi:

A. In forma di restituzione in base ad un progetto

Esempio: Previa valutazione dell’assemblea e/o del tavolo specifico, si dà la possibilità ad una compagnia di usufruire del teatro per preparare uno spettacolo. La prima di questo spettacolo verrà regalata alla cittadella che beneficerà dell’incasso. Stessa cosa vale per un altro prodotto materiale, esito di un progetto valutato dall’assemblea, di cui una parte da stabilire del ricavato della messa in commercio nell’ambito di un’economia solidale, tornerà alla Cittadella per sostenere le sue spese.

 

B. In forma di anticipo: l’artigiano-artista free lance o l’associazione paga un prezzo sociale d’affitto per usufruire di alcuni spazi e/o degli strumenti a disposizione. Ma l’attività che svolge o il prodotto che crea, potrebbe generare, per lui, una potenziale entrata diretta o indiretta una volta sul mercato. In più il prezzo dell’affitto sociale può essere pagato anche in ore di lavoro volontario nelle attività di gestione della cittadella o altre forme di scambio proficuo.

In ognuno di questi casi il brand “made in Collemaggio” acquisterà valore generando domanda e quindi entrate dirette o indirette.

L’Aquila, Ottobre 2016

Collemaggio Cittadella solidale della Creatività

Comitato 3e32

 

 

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