Manifesto “Collemaggio Cittadella Solidale della Creatività”

Il 4 giugno del 2015 più di venti associazioni* si sono riunite presso l’Audotorium del Parco e hanno stilato insieme un manifesto dal nome “Collemaggio cittadella solidale della creatività -per la riqualificazione immediata e futura dell’area dell’ex ospedale psichiatrico dell’Aquila, attraverso un percorso partecipativo dal basso.

Le proposte emerse

– Iniziare subito i lavori di riqualificazione di una sorta di “asse centrale” prioritario di Collemaggio, che veda il coinvolgimento delle palazzine B4, B8 e B7 e quindi dell’area nord-ovest del quartiere.

– Richiesta da parte delle associazioni che ne hanno bisogno, dell’utilizzo immediato delle strutture provvisorie installate nell’ex ospedale dopo il sisma del 2009, e l’utilizzo immediato dei locali agibili dell’area, già occupati da uffici per servizi sanitari della Asl, che sono stati o stanno per essere trasferiti nei locali ex-Onpi, in zona Torrione.

– Realizzazione di laboratori artigianali dove creare, produrre ed apprendere un mestiere; e di laboratori artistici in cui gli operatori dello spettacolo della città possano finalmente lavorare congiuntamente, in pieno contatto con la città e mettendo a frutto nel migliore dei modi le competenze presenti nel territorio. Dai laboratori potranno nascere cooperative in vari ambiti. Crediamo che la conformazione dell’area, la presenza di ampi e adeguati spazi, possano favorire lo sviluppo di competenze legate all’artigianato, all’arte, più in generale, allo spettacolo;

– Realizzazione di una foresteria, gestita da una cooperativa che lavori con persone con disagio psicologico o psichiatrico, recuperando il progetto, stanziato nel 2008 e mai realizzato, dell “Albergo in via dei matti”;

– Servizi propri per il benessere di comunità (area giochi, ristorazione alternativa, strumenti innovativi di “terapia” come pet terapy, musica, teatro, ecc.);

– Creazione di cooperative e di associazioni di volontariato che curino il pregiato parco verde di Collemaggio, all’interno del quale trova spazio una flora particolare, che potrebbe fungere anche da attrazione per i turisti che visitano la vicina Basilica;

– Spazi per il co-working, all’interno del quale lavorare e dare spazio a giovani liberi professionisti, per agevolare la professione, soprattutto in avviamento;

– Proposta, da avanzare alle istituzioni competenti, di creazione di una zona franca dal punto di vista fiscale, con aiuti specifici attori economici e innovatori sociali, alla stregua di quanto succede in alcuni quartieri di altre città italiane (es. quartiere Rancitelli a Pescara);

– Recupero della volumetria già esistente, integrando elementi naturali all’insediamento architettonico: recupero dei padiglioni di valenza storico-architettonica, da destinare a “museo della scienza”, “museo della memoria” (progetto avanzato già negli anni prima del terremoto del 2009) e residenze per studenti;

–Installazione di ufficio del Comune dell’Aquila, preposto alla consulenza per la richiesta di fondi per bandi europei e per la partecipazione ai progetti, nel pieno di spirito di sussidiarietà al reddito;

– Creazione di una “rock hall”: struttura a dimensione, sfruttando la volumetria già esistente all’interno dell’area, di concerti live fino a mille persone, pensata all’interno del ragionamento sulla produttività sociale e sull’economia stessa del quartiere;

– Creazione di orti sinergici e di strutture ideonee all’autonomia energetica dell’area.

*Le associazioni: 3e32 / CaseMatte, Arcigay L’Aquila, ass. cult. 360gradi, ass. cult. Arti e Spettacolo, Donne TerreMutate, coop. soc. La Garganta, Circolo Arci Querencia, ass. Bibliobus L’Aquila, ass. 180Amici, L’Aquila in Comune, ass. Re_Acto, Amiternina Rugby, Comitato Territoriale Arci L’Aquila, Unione degli Studenti L’Aquila, Legambiente Abruzzo beni culturali, Ass. cult. Animammersa, Viviamolaq, L’Aquila Città Futura, Art Village, ArtQuake

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