Lavoratori Globe Network: L’Aquila è il paradiso dei pochi e il cimitero dei tanti

foto Roberto Ciuffini
foto Roberto Ciuffini

A fianco dei lavoratori e lavoratrici di Globe Network!

234 lavoratori e lavoratrici di Globe Network, società che opera per la “3” nel settore dei call center e che all’Aquila trova sede nell’ex polo elettronico, stanno rischiando il proprio posto di lavoro a causa del mancato rinnovo della commessa.

234 persone rappresentano un numero enorme per una città come la nostra, che da anni vede passare sopra le teste della popolazione miliardi di euro per la ricostruzione, senza una, che sia una, ricaduta positiva per un maggiore benessere economico e sociale, se non per pochi, e a scapito dei più.

In una città dove il presente traballa e il futuro latita, il call center arriva a rappresentare uno dei pochissimi sbocchi lavorativi soprattutto per i più giovani, fungendo da ammortizzatore sociale, “masticando” il lavoratore, per poi scaricarlo in cerca di un costo del lavoro sempre più basso, coerente alla logica dello sfruttamento e del massimo profitto.

E’ svilente constatare, come facciamo da tempo, che la nostra città è l’emblema del fallimento delle politiche economiche sui territori, che vedono sempre di più le ricche multinazionali aprire, illudere e poi andarsene.

Si può andare avanti così? Senza uno stabile presente e senza reddito, privati del futuro e derubati delle risorse che dovrebbero essere di tutti. Mentre una piccola minoranza accumula milioni di euro sulla nostra pelle.

Siamo a fianco dei lavoratori e le lavoratrici di Globe Network e invitiamo tutta la comunità aquilana a mobilitarsi per difendere il lavoro e la dignità di questo territorio.

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