Pres. del saggio Gaza e l’industria israeliana della violenza

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Martedì 20 ottobre dalle ore 18 presso CaseMatte (ex ospedale psichiatrico Collemaggio – L’Aquila) si terrà la presentazione del saggio Gaza e l’industria israeliana della violenza
alla presenza di Alfredo Tradardi coordinatore ISM-Italia e co-autore del libro.

Al termine delle presentazione ci sarà un aperitivo cenato di autofinanziamento.

Info sul libro

La Striscia di Gaza, da quasi un secolo, è un luogo di sofferenza e di resistenza. Rappresenta ormai il paradigma dell’industria della violenza contemporanea.

Dopo il macabro spettacolo di morte e distruzione su larga scala messo in scena durante l’operazione Margine Protettivo nell’estate 2014, abbiamo sentito l’esigenza di ripercorrere gli eventi fondamentali che nell’ultimo ventennio, a partire dagli Accordi di Oslo, hanno trasformato Gaza nel più grande campo di concentramento a cielo aperto del mondo. Abbiamo cercato di sfatare i principali miti fondativi di Israele e di decostruire il doppio linguaggio sionista, di orwelliana memoria, per cui supremazia razziale è democrazia; repressione, sicurezza; resistenza, terrorismo; colonizzazione della Palestina storica, processo di pace; normalizzazione dell’oppressione, coesistenza. Guerra è pace. E Palestina, alla fine, diventa Israele.

Gaza è il luogo in cui vengono radicalmente alterate le condizioni della vita umana (tramite le politiche di de-development, l’amministrazione burocratica della sopravvivenza, la politica della dipendenza e l’industria degli aiuti) allo scopo di ridurre i carcerati allo stato di “nuda vita” di fronte al potere sovrano.

Gaza anticipa la società distopica del futuro, quando le elite mondiali saranno sempre più costrette a ricorrere alla guerra permanente e al controllo totale per far fronte alle disuguaglianze sociali e alle devastazioni ambientali frutto delle politiche neoliberiste. Il campo di concentramento di Gaza rappresenta quindi un modello di dominazione testato sui palestinesi e poi importato, replicato e adattato dagli apparati coercitivi degli stati per la “pacificazione” sociale. Ecco perché Gaza, e la Palestina, ci interessano e dovrebbero interessare tutti.

Alfredo Tradardi dall’inizio dal 2002 segue il problema palestinese. All’inizio del 2006 ha contribuito alla costituzione di ISM-Italia, della quale è il coordinatore. Ha promosso numerose iniziative e seminari sulla questione palestinese. Ha scritto con Diana Carminati, Boicottare Israele: una pratica non violenta. Ha coordinato la traduzione e la pubblicazione di La pulizia etnica della Palestina e di CONTROCORRENTE – La lotta per la libertà accademica in Israele di Ilan Pappe, di Sposata a un altro uomo – Per uno Stato laico e democratico nella Palestina storica di Ghada Karmi, di Non ci sarà uno Stato Palestinese Diario di un negoziatore in Palestina di Ziyad Clot e di Il nuovo filosemitismo europeo di Yitzhak Laor.

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