Manifesto collettivo per “Collemaggio cittadella della creatività”

collemaggio alla città

 

Rilanciamo la battaglia per Collemaggio!

Per la riappropriazione e valorizzazione dell’area da parte della collettività, contro l’incuria ed il degrado in cui viene abbandonata dalla Asl.

 

 

Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, responsabile e referente politico della Asl dell’Aquila, ha recentemente espresso la possibilità di un comodato d’uso novantennale al Comune dell’Aquila, che poi potrà disporne per destinarlo a determinate attività.

Chiediamo insieme a tante altre realtà un impegno reale da parte delle istituzioni locali per passare finalmente dalle parole ai fatti e uscire da questo inaccettabile immobilismo.

 

Manifesto collettivo per “Collemaggio cittadella della creatività” dell’assemblea permanente per la riqualificazione immediata e futura dell’area dell’ex ospedale psichiatrico dell’Aquila, attraverso un percorso partecipativo dal basso

(per aderire al manifesto ed essere informati sulle prossime iniziative in merito, mandare una mail a info.3e32@gmail.com)

Noi, cittadini, cittadine, collettivi, associazioni e individualità, riuniti nella prima assemblea del 4 giugno 2015, dichiariamo il nostro interesse affinché l’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio all’Aquila, venga riscattata dal degrado e dall’incuria, venga riqualificata e diventi un centro nevralgico e strategico della vita sociale, economica e culturale della comunità aquilana.Inoltre esplicitiamo la necessità di voler creare in quest’area un luogo che ospiti le migliori aspirazioni di questa assemblea, mettiamo a disposizione della collettività le nostre competenze e ci impegniamo a seguire gli sviluppi delle proposte che faremo in un’assemblea permanente.

L’Aquila è oggi una città vastissima e semi vuota. La densità abitativa è molto bassa e questo influisce fortemente sulla disgregazione e sul malessere sociale. Pertanto abbiamo bisogno di ricostruire la socialità attraverso un luogo che, anche attraverso la propria conformazione urbanistica, aggreghi. Crediamo che oggi più che mai sia necessario in città un luogo densamente abitato e vissuto, atto a stimolare la socialità ed il confronto delle diversità.

Pensiamo che il nostro tempo sia qui e ora: pertanto chiediamo l’utilizzo immediato delle strutture provvisorie installate nell’ex ospedale dopo il sisma del 2009, e l’utilizzo immediato dei locali agibili dell’area, già occupati da uffici per servizi sanitari della Asl, che sono stati o stanno per essere trasferiti nei locali ex-Onpi, in zona Torrione. La dismissione dell’area di Collemaggio sta per essere completata e, a partire da domani, mura agibili su cui poter mettere in pratica la nostra ricostruzione, le nostre attività e la nostra operosità – necessaria alla nostra sopravvivenza – saranno vuote.

Crediamo dunque che ora come non mai ci sia bisogno da parte della città di riprendere in mano l’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio. Crediamo che debbano esserci anche e soprattutto quei giovani e quelle associazioni che con la loro vivacità in questi anni hanno [r]esistito sul territorio e hanno lavorato tra mille difficoltà, per la ricostruzione socio-economica della città.

Troppo spesso le istituzioni locali restano molto indietro rispetto alle esigenze della dimensione sociale reale. Questo stesso documento intende essere uno strumento anche per supplire a un deficit di partecipazione che l’amministrazione comunale – che dell’area deve indicare la destinazione d’uso – prima pone come fondamento del suo agire, e poi non compie. Vuole essere espressione della spinta sociale che sta emergendo e che non può più attendere.

Per noi i responsabili dell’abbandono di Collemaggio saranno, da oggi in poi, in ordine di importanza: Regione, Comune e Asl. Non abbiamo intenzione in ogni caso di stare dietro le promesse della politica e in caso di continuazione effettiva dello stato di abbandono dell’area metteremo da subito in campo azioni di protesta ed altre iniziative. La battaglia per “Collemaggio cittadella della creatività”, vettore per una ripresa socio-economica, che nasca dall’impulso delle realtà più giovani e vivaci che questa città possiede non si può abbandonare.

Tutto questo si può e si deve fare in tempi brevi recuperando da subito con un programma le parti abbandonate agibili dell’ex manicomio (e senza programmare ulteriore inutile cubatura) e iniziando i lavori di riqualificazione di una sorta di “asse centrale” prioritario di collemaggio, che veda il coinvolgimento delle palazzine B4, B8 e B7 e quindi dell’area nord-ovest del quartiere.

 

Proposte emerse nel corso dell’assemblea pubblica

Elenchiamo di seguito le proposte emerse nel corso dell’assemblea pubblica, alla quale sono intervenute 18 soggetti collettivi e associazioni, assieme ai cittadini singoli presenti. Le proposte vogliono essere pezzi di un primo puzzle teso a comprendere e comporre la natura dell’area e la sua vocazione, nel presente e nel futuro:

– Realizzazione di laboratori artigianali dove creare, produrre ed apprendere un mestiere; e di laboratori artistici in cui gli operatori dello spettacolo della città possano finalmente lavorare congiuntamente, in pieno contatto con la città e mettendo a frutto nel migliore dei modi le competenze presenti nel territorio. Dai laboratori potranno nascere cooperative in vari ambiti. Crediamo che la conformazione dell’area, la presenza di ampi e adeguati spazi, possano favorire lo sviluppo di competenze legate all’artigianato, all’arte, più in generale, allo spettacolo;

– Realizzazione di una foresteria, gestita da una cooperativa che lavori con persone con disagio psicologico o psichiatrico, recuperando il progetto, stanziato nel 2008 e mai realizzato, dell “Albergo in via dei matti”;

– Favorire l’insediamento delle associazioni che ritengono di aver necessità di uno spazio per le proprie attività. Nel corso della prima assemblea è emersa forte l’esigenza di disporre, fin da subito, di spazi agibili per i soggetti che ne fanno richiesta. Ci sono locali agibili e ci sono anche moltissime energie della città che sono alla ricerca di questi. Domani quegli spazi posso essere assegnati alle associazioni che ne hanno bisogno;

– Servizi propri per il benessere di comunità (area giochi, ristorazione alternativa, strumenti innovativi di “terapia” come pet terapy, musica, teatro, ecc.);

– Creazione di cooperative e di associazioni di volontariato che curino il pregiato parco verde di Collemaggio, all’interno del quale trova spazio una flora particolare, che potrebbe fungere anche da attrazione per i turisti che visitano la vicina Basilica;

 Spazi per il co-working, all’interno del quale lavorare e dare spazio a giovani liberi professionisti, per agevolare la professione, soprattutto in avviamento;

– Proposta, da avanzare alle istituzioni competenti, di creazione di una zona franca dal punto di vista fiscale, con aiuti specifici attori economici e innovatori sociali, alla stregua di quanto succede in alcuni quartieri di altre città italiane (es. quartiere Rancitelli a Pescara);

– Recupero della volumetria già esistente, integrando elementi naturali all’insediamento architettonico: recupero dei padiglioni di valenza storico-architettonica, da destinare a “museo della scienza”, “museo della memoria” (progetto avanzato già negli anni prima del terremoto del 2009) e residenze per studenti;

– Installazione di ufficio del Comune dell’Aquila, preposto alla consulenza per la richiesta di fondi per bandi europei e per la partecipazione ai progetti, nel pieno di spirito di sussidiarietà al reddito;

– Creazione di una “rock hall”: struttura a dimensione, sfruttando la volumetria già esistente all’interno dell’area, di concerti live fino a mille persone, pensata all’interno del ragionamento sulla produttività sociale e sull’economia stessa del quartiere;

– Creazione di orti sinergici e di strutture ideonee all’autonomia energetica dell’area.

 

I primi sottoscrittori:

3e32 / CaseMatte, Arcigay L’Aquila, ass. cult. 360gradi, ass. cult. Arti e Spettacolo, Donne TerreMutate, coop. soc. La Garganta, Circolo Arci Querencia, ass. Bibliobus L’Aquila, ass. 180Amici, L’Aquila in Comune, ass. Re_Acto, Amiternina Rugby, Comitato Territoriale Arci L’Aquila, Unione degli Studenti L’Aquila, Legambiente Abruzzo beni culturali, Ass. cult. Animammersa, Viviamolaq, L’Aquila Città Futura, Art Village, ArtQuake

 

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