Venerdì 26 giugno si terrà una nuova udienza dell’assurdo processo contro CaseMatte…

CaseMatte ieri sera
CaseMatte ieri sera

Venerdì 26 giugno si terrà una nuova udienza dell’assurdo processo contro CaseMatte. Forse l’ultima.

Le istituzioni infatti, nonostante mille proclami e promesse, e nonostante le nostre richieste ripetute, in questi 5 anni non hanno saputo (o voluto?) trovare una soluzione condivisa per il futuro di questo spazio fondamentale per l’aggregazione, la cultura, la creatività e la resilienza di questo territorio.

La storia di CaseMatte si lega simbolicamente a quella dell’intera area di Collemaggio, che in questi anni abbiamo difeso in ogni modo dalla speculazione e dal degrado in cui la ASL continua ad abbandonarla.

Per questo abbiamo promosso un percorso collettivo su Collemaggio, coinvolgendo le stesse istituzioni, le associazioni ed i cittadini, per chiedere che questo spazio così importante per il futuro della nostra città venga fatto rinascere attraverso progetti condivisi, e per permettere da subito alle tante associazioni che ne hanno bisogno (alcune delle quali ne hanno già fatto formalmente richiesta), di utilizzare gli spazi agibili ed abbandonati all’interno del Parco.

Durante l’ultimo incontro, giovedì 4 giugno presso l’auditorium, il Sindaco dell’Aquila Cialente e l’Assessore Regionale alla Sanità Paolucci si erano impegnati a dare una risposta alle associazioni entro 10 giorni. Siamo ancora in attesa di una risposta in merito.

Al momento la cosa certa è che, per essersi battuti per la tutela e la valorizzazione di Collemaggio, 12 attiviste e attivisti rischiano una condanna penale ed un risarcimento alla ASL, che ha proceduto con le denunce e costituendosi parte civile nel processo conseguente, chiedendo 50.000 euro di provvisionale per “danno di immagine ed al patrimonio”. Tutto ciò, nonostante lo stesso Sindaco Cialente abbia inoltrato al direttore Silveri due lettere, in cui comunicava la volontà da parte del Comune di “affittare” l’area in cui si trova CaseMatte.

Noi potremmo limitarci a ripetere per l’ennesima volta che non abbiamo apportato alcun danno e che la ASL ha evidentemente lasciato all’abbandono l’intera area dell’Ex OP, ma non ne abbiamo voglia né tempo.

Stiamo, invece, delineando – comunemente con altre associazioni – una sorta di asse centrale di Collemaggio su cui far partire subito i lavori secondo progetti che prevedono laboratori artistici, artigianali ed una foresteria (il vecchio progetto dell’Albergo in Via dei Matti n.0).

Insomma, noi entreremo di nuovo in un’aula di tribunale confortati più che mai dal fatto che fuori quell’aula la città stia accerchiando la miope (per non dire folle) “gestione” di Collemaggio che l’attuale direzione della Asl ha voluto riservare a questo importante e strategico pezzo di città e bene comune.

Non abbiamo mai negato di essere noi quelli che nel settembre 2009 entrarono a Collemaggio per necessità e per realizzare il sogno di una ricostruzione giusta che, a partire da questo quartiere e dalla nostra esperienza di autogestione, ci consenta di restare a vivere e lavorare su questo territorio.

Una cosa è sicura: fino a quando ci sarà il 3e32, l’Ex OP non verrà mai ceduto alla speculazione ediliziaLa nostra battaglia per ColleMaggio continua ad andare avanti, insieme alle altre associazioni ed ai cittadini, per farlo tornare a vivere nonostante l’incuria e l’ipocrisia da parte delle istituzioni.

Per questo invitiamo chi potrà, a venire venerdì mattina alle ore 11 insieme a noi in tribunale per far sentire la propria solidarietà.

3e32 e CaseMatte fanno parte della città e della sua storia. Difendiamoli!

 

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