Un percorso collettivo su Collemaggio

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Giovedì 4 giugno abbiamo organizzato all’Auditorium del Parco un incontro pubblico sull’area al momento abbandonata di Collemaggio. All’iniziativa hanno partecipato tanti cittadini e una ventina associazioni, interessate come noi al recupero della zona, e l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci e il sindaco Massimo Cialente.

Alcune associazioni hanno esplicitato la volontà di insediarsi a Collemaggio per svolgere le proprie attività, anche alla luce della carenza di spazi sociali e di lavoro adeguati. All’interno dell’ex ospedale psichiatrico ci sono spazi agibili, lasciati vuoti dalla Asl che ha preferito trasferire i servizi altrove, e ci sono moltissime energie in città che spesso non riescono ad esprimersi: siamo convinti che, già da oggi, quegli spazi possano essere immediatamente assegnati a chi ne ha bisogno, riqualificando così uno dei più bei quartieri della città.

Durante il dibattito l’assessore Paolucci ha ribadito che l’area non è cartolarizzata, ma – come già successo nel precedente incontro di settembre – non ha saputo dare certezze sul valore reale dell’ex ospedale. Paolucci ha anche annunciato che a breve saranno liberate risorse proprie della Regione sulla sanità che potrebbero essere investite per attività socio-sanitarie e dunque anche per la riqualificazione dell’area. Ricordiamo che già nel 2008 erano stati stanziati fondi del Cipe per l’Albergo in via dei Matti. Ma dopo il terremoto quello stanziamento è svanito nel nulla.

Il sindaco Massimo Cialente ha auspicato che venga appurata l’agibilità post-sisma dei circa 30 edifici presenti nell’area. Il fatto che a più di sei anni dal terremoto non si sappia ancora lo stato delle strutture di Collemaggio la dice lunga su quanta attenzione ci sia per l’area. E pensare che, secondo il “piano strategico” lanciato durante la campagna elettorale del 2012, l’amministrazione reputava l’ex ospedale “area di rilevanza strategica” per la città. Secondo Cialente i fondi per la ricostruzione dell’area potrebbero venire dalla Cassa Depositi e Prestiti. Sembra dunque già tramontata l’ipotesi dei fondi comunitari FSC per le opere pubbliche, che il vice-presidente Giovanni Lolli “spaccia” con dichiarazioni pubbliche da mesi, prima auspicando la destinazione per Collemaggio e poi per la fantomatica opera di Fuksas in Piazza Duomo…

Nota particolarmente dolente, la dichiarata impossibilità da parte delle istituzioni presenti di trovare un punto d’incontro con la dirigenza della ASL, la quale non solo continua a boicottare qualsiasi iniziativa riguardante il futuro di Collemaggio, ma non parrebbe neppure disposta a rinunciare alla costituzione di parte civile nel processo che vede coinvolti 12 attiviste e attivisti di 3e32, che da quasi cinque anni contribuiscono a riqualificare una parte del parco di Collemaggio nello spazio sociale autogestito di Casematte.

Dopo troppi anni di attesa L’Aquila non può più aspettare; il momento è adesso: bisogna creare una breccia per far entrare finalmente la città nell’area tenuta da troppo tempo in ostaggio e per riqualificarla sin da subito secondo un processo di ricostruzione dal basso. Nei prossimi giorni diffonderemo il testo di un primo documento condiviso per la “costituente per Collemaggio”: un’assemblea permanente che spinga per la penetrazione immediata della città nell’area.

Paolucci ha promesso che entro i prossimi 10 giorni sarà convocato un tavolo istituzionale con la Asl e il Comune dell’Aquila per la questione relativa all’assegnazione degli spazi agibili.

Nel frattempo, continueremo a restare vigili contro ogni ipotesi di svendita dell’area, assieme a tutti coloro che vorranno unirsi in questa battaglia.

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