Due appuntamenti a Casematte per raccontare la storia

Raccontare la storia dei vinti, degli ultimi, di tutti coloro ai quali viene sottratta la voce per eliminarli dalla Storia. Questo è il filo rosso che unisce i due eventi che si terranno sabato 30 e mercoledi 3 giugno a CaseMatte (ex ospedale psichiatrico Collemaggio) dalle 18 in poi.

Sabato 30 verrà proiettato “Il Fattore Umano” un documentario di Matteo Alemanno e Francesco Rossi  sul “fotografo dei movimenti” Tano D’Amico.

Siciliano, classe ’42, Tano D’Amico ha passato la vita a fotografare  gli operai, i senza casa, i migranti, gli ultimi e tutti coloro che portano la protesta nelle piazze. Ha assistito alla nascita dei movimenti, “all’affacciarsi sulla soglia della storia di un popolo che nella storia non era mai entrato”, alle speranze, alle illusioni, ai tradimenti. Le sue foto, rigorosamente in bianco e nero cercano, senza sosta, l’espressione delle singolarità all’interno di un movimento di massa “…a me non interessavano i centomila puntini, mi interessavano Claudio e Giovanna che si fidanzano, Giuseppe e Paolo che s’incontrano…”.

A seguire ci sarà un dibattito con Tano D’Amico, i registi Matteo Alemanno e Francesco Rossi, la fotografa Simona Granati, moderato Gianni De Domenico del Forte Prenestino. Al termine si potrà gustare un aperitivo cenato.

Mercoledì 3 giugno, sempre alle 18 ci sarà la presentazione del libro di Paola Staccioli “Sebben che siamo donne. Storie di rivoluzionarie.

Un libro  nato per dare un volto e un perché a una congiunzione. Nel commando c’era anche una donna, titolavano spesso i giornali qualche decennio fa. Anche. Un mondo intero racchiuso in una parola. A sottolineare l’eccezionalità ed escludere la dignità di una scelta. Sia pure in negativo.

Dieci militanti politiche che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno.”

Al termine della presentazione ci sarà un dibattito con l’autrice, Paola Staccioli e l’attivista Silvia Baraldini e, a seguire, un aperitivo cenato.

“In ogni epoca bisogna tentare di strappare la trasmissione del passato al conformismo che è sul punto di soggiogarla  […]Il dono di riattizzare nel passato la scintilla della speranza è presente solo in quello storico che è compenetrato dall’idea che neppure  morti saranno al sicuro dal nemico se vince. E questo nemico non ha smesso di vincere.”
Walter Benjamin. Tesi sul concetto si storia. [dall’introduzione di Sebben che siamo donne.]

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