Processo d’appello alla Grandi Rischi, partecipiamo!

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Domani venerdì 10 ottobre (ore 9.30), presso la sede di Pile della Corte d’Appello dell’Aquila inizierà il processo d’appello alla Commissione Grandi Rischi. Come è noto, i membri della Commissione
sono stati condannati in primo grado a sei anni, tra le polemiche strumentali dei media mainstream e di certa politica, che hanno ipocritamente definito la sentenza una “condanna alla scienza”.

Non ci occorre certo una legittimazione da parte della magistratura (anche se ci fa piacere pensare che sì c’è un giudice a L’Aquila) per sapere che quella commissione, riunita il 31 marzo 2009 e sciolta dopo mezz’ora, è stato un crimine verso la popolazione aquilana, già colpita da mesi di sciame sismico. L’accusa, ovviamente, non è quella – spiattellata sui media di tutto il mondo in modo consapevolmente strumentale – di non aver previsto i terremoti, ma di aver sottovalutato il rischio, rassicurando le persone, che da lì a una settimana avrebbero vissuto il terremoto. Altro che accuse politiche alla scienza, il 31 marzo 2009 è stata la scienza a piegarsi agli interessi della politica (come dimostrano chiaramente le intercettazioni di Bertolaso).

Essere presenti e mantenere alta l’attenzione sul processo alla Commissione Grandi Rischi è un dovere per chiunque abbia a cuore il nostro territorio. Dal giorno della condanna, tentativi di mistificazione e ribaltamento della realtà si sono susseguiti quotidianamente, soprattutto da parte di personaggi influenti e potenti come Franco Gabrielli, che sul nostro territorio ha messo le mani in pasta su tutto, tranne su ciò su cui avrebbe dovuto come prefetto in carica al tempo: evitare infiltrazioni criminali, tangenti e speculazioni.

Che lo si voglia o meno, il processo rappresenta un momento storico di narrazione delle vicende riguardanti il terremoto. E’ necessario riscrivere punto per punto e giorno per giorno una storia volutamente falsificata, che abbiamo contestato fin dal primo attimo, e che continueremo a tentare di difendere dalle bugie, dal fango e dai grandi interessi.

Pertanto auspichiamo la massima presenza domani e nelle altre udienze che si susseguiranno. Perché gli aquilani, vittime della menzogna e del malaffare, riscrivano e riscattino almeno in parte il proprio destino.

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