3e32 ha trovato i soldi per la ricostruzione, in corso trattative

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 Ce l’abbiamo fatta. Nonostante l’ostilità del governo Letta, che continua a non mantenere le promesse fatte riguardo ai fondi stanziati per la ricostruzione, e nonostante la classe politica locale che continua ad accettare questa presa in giro passivamente, noi con una grande idea, abbiamo trovato i soldi necessari.

Sono in corso trattative con il governo per convogliare i 2,25 miliardi di euro inizialmente previsti per la costruzione della tratta TAV Torino-Lione – già stanziati nella Legge di Stabilità 2012 e maggiorati ques’anno di altri 60 milioni – alla ricostruzione del territorio aquilano e del Cratere sismico.

In questo modo l’apparato governativo garantirebbe negli anni un flusso costante di risorse necessarie alla ricostruzione, non togliendone a nessun altro territorio italiano e annullando il progetto di costruzione del TAV (una galleria di 54 chilometri dal costo di oltre 20 miliardi per portare merci a 300 all’ora da Torino a Lione tra vent’anni), la cui follia, soprattutto in questo momento di crisi, è sotto gli occhi di tutti.

La decisione dovrebbe esserci già dalla prossima settimana. Attendiamo fiduciosi.


4 commenti

  1. se non ricordo male, la velocità massima possibile dei convogli merci nella futura (?) galleria sarà di 120 km/h

  2. Qualche precisazione:
    1) la galleria costa 8.5 miliardi di euro, di cui 2.7 a carico dell’Italia e il resto a carico di Francia e Europa
    2) nella galleria le merci viaggeranno a 100-120 km/h, così come negli altri tunnel di basesotto le Apli, sulle direttive del Gottardo, Sempione, Brennero
    3) volendo prendere soldi dalle grandi opere, sappiate che le TAV del Terzo Valico, del tunnel di base del Brennero, della NApoli-Bari, della Palermo-Catania, della Treviglio-Brescia costano tutte di più della Torino-Lione, per cui è più facile trovare fondi cui accedere da questi altri cantieri

  3. Ulteriori precisazioni:
    1) la “galleria” (Tunnel di Base) è perfettamente inutile senza le rispettive tratte nazionali che la collegano a Torino e Lyon
    2) i francesi hanno già rinviato al 2030-2050 le decisioni sulla loro tratta nazionale Lyon-St. Jean de Maurienne, in quanto ritenuta non prioritaria (conclusioni Commissione Governo Francese http://goo.gl/uyQFa8)
    3) la tratta nazionale italiana Susa-Torino costa 4,4 mld€ tutti a carico nostro
    Ne consegue che al 2023 (data prevista di entrata in servizio) la “galleria” sarà appesa nel nulla. A chi serve ?

    Alberto Poggio
    membro della Commissione Tecnica della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone

  4. Sul progetto di LTF c’è scritto l’esatto opposto, viene rilevato che nelle tratte all’aperto non si supereranno i 100 km/h (in questo modo le fasce di rispetto dalle abitazioni sono minime rispetto a quelle con velocità dichiarata di 200 km/h) tanto la velocità chi la controlla quando sarebbe in esercizio?

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