L’inizio di una nuova fase

A un anno dalle manganellate di Roma gli aquilani sono tornati ad esprimere la loro rabbia gridando forte i nomi di tutti i responsabili senza risparmiare nessuno. La manifestazione del 7 Luglio 2011 è stata chiaramente una manifestazione di rottura e conflitto che sancisce l’inizio di una nuova fase dopo mesi di stasi che stavano lasciando spazio a un pò di rassegnazione.

Lo striscione che ha aperto lo spezzone di 3e32/CaseMatte e Asilo occupato è stato “CHIODI CIALENTE LETTA, IL VOSTRO TEMPO E’ FINITO. MO’ JETESENE TUTTI. Un altro più indietro recitava: ”CONTRO DEVASTAZIONE SOCIALE E DEI TERRITORI, DIRITTO ALL’AUTODIFESA” con riferimento anche ad altri territori in lotta come la Val Susa con cui sempre di più comitati e collettivi aquilani stanno consolidando un forte legame (vedi video e foto Luglio in ValSusa, uniti nella lotta).

Subito prima dell’inizio della manifestazione la sede del Comune dell’Aquila è stata sanzionata con una scritta “COMPLICI” e con un lancio di palloncini a vernice. Stessa sorte è toccata a fine Manifestazione a Palazzo Silone sede della regione Abruzzo e del commissario per la ricostruzione Chiodi. (carrellata foto) (video 1, 2, 3) .

Si diceva una manifestazione di rottura ribadita nei giorni a seguire (leggi il documento di 3e32) e sopratutto con la richiesta di dimissioni faccia a faccia fatta al commissario per la ricostruzione e governatore della regione Abruzzo Gianni Chiodi durante una concitata assemblea cittadina a Piazza Duomo (guarda video) che lo ha accolto invece con il tappeto rosso convinta ancora in una possibilità di dialogo. Questo momento ha ulteriormente sancito la differenza tra chi si propone di essere conflittuale e chi no. Puoi leggere qui il duro scambio di comunicati successivo all’assemblea sul significato di “ricostruzione” tra quello che si erge a rappresentante di quell’assemblea (leggi qui)  e il comitato 3e32 (leggi qui).


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