“L’ultimo hackmeeting prima della fine del mondo” e dove farlo se non a L’Aquila?

Tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo.

Tre giorni in cui sono state analizzate le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, i loro cambiamenti e gli stravolgimenti che inducono sulle nostre vite reali e virtuali. La domanda che ci si è posti è quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento, per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti.

Un susseguirsi di persone da tutta Italia (con qualche arrivo anche dall’Europa), che ha “invaso” L’Aquila.

Possiamo dire che le presenze, tra chi è restato per tutti e 3 i giorni campeggiando nel giardino dell’Asilo Occupato (in viale Duca degli Abruzzi, centro storico dell’Aquila), e chi è passato solo per cuorisità, saranno state sulle 300 persone.

Incontri per tutti i gusti: si è passati dalla presentazione di “AquiLeaks” una piattaforma simile a Wikileaks, il cui scopo è di svelare i segreti della non ricostruzione aquilana, a seminari sulla “contra-sessualità“, un incontro il cui fine era il superamento delle performativitá normative del sesso e la produzione di forme di piacere/sapere alternative, a workshop più pratici come quello sul “lockpicking”, che insegnava come aprire facilmente serrature scoprendone le vulnerabilità meccaniche.

Ci sono stati poi anche seminari più tecnici, come quello relativo ai “Tor“, un protocollo che permette di navigare sul web in forma anonima, ma anche altri più leggeri come “genderify.me” un sito che permette di scegliere la propria identità sessuale sui social network più diffusi (facebook e twitter) uscendo dalla solita dicotomia maschio/femmina.

Nei corridoi/stanze e scale dell’Asilo erano state poi allestite 3 mostre fotografiche: “bi+nomi” (un percorso di fotografie analogiche il cui scopo era decostruire l’ottica mediatica bidimensionale dall’equazione “L’Aquila-Terremoto”, costantemente risolta attraverso la produzione di immagini shock, che alimentano una visione da “ground zero” permanente), una dedicata alla lotta del movimento No Tav in Val Susa ed una terza che mostrava immagini varie legate alla tecnologia.

Da non dimenticare poi la presentazione del libro “+ kaos” che racconta la storia del collettivo “Autistici e inventati” nato nel 2001, che da anni mette a disposizione in forma gratuita, tutelando l’anonimato e la privacy grazie a serve autogestiti, blog, mailing list, caselle email e molti altri servizi destinati principalmente agli attivisti. (Per chi è interessato ne abbiamo alcune copie a CaseMatte)

Dall’hackmeeting è poi partita la campagna “Diffamati” che cercherà di far salire l’attenzione sul tema censura, allo scopo di rendere noto a più persone possibili il problema dell’attuale normativa italiana secondo la quale è possibile oscurare siti semplicemente denunciandoli per “diffamazione a mezzo stampa”, e benché spesso  le denunce riguardino solo alcune pagine di un sito web, l’oscuramento riguarda invece poi l’intero sito che viene bloccato non in base a una sentenza, ma per il semplice fatto che sia stata sporta denuncia, in modo preventivo. La censura è un problema collettivo: priva ognuno di noi del diritto di leggere e di scrivere in piena libertà.

Non sai cos’è Hackmeeting?

Hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua.

L’evento è totalmente autogestito: non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti.

Elenco di tutti i seminari

– Presentazione del libro + kaos, 10 anni di autistici/inventati

– Palloncini colorati, sesso, gender, relazioni e corpo

Il drive by pharming esiste?
Al Defcon i Black Hat hanno dimostrato come un banale router casalingo possa essere usato alla stragua di un pericoloso strumento di attacco, indipendentemente dalla volontà del proprietario.

Streaming per le masse: utilizzo di liquidsoap, ices, darkice, darksnow, butt…

Lockpicking: open the real world
ABC del lockpicking, teoria e tecniche di manipolazione di serrature attraverso lo studio delle vulnerabilità meccaniche delle stesse con annessi consigli su come difendersi dagli attacchi più comuni.

– gsm + gnu-linux = fun
Seminario teorico/PRATICO sul GSM.

Progetto anopticon
Anopticon è un progetto di schedatura delle telecamere di videosorveglianza negli spazi pubblici, che attraverso la collaborazione dei propri utenti, ha raccolto la mappatura e la schedatura delle telecamere di videosorveglianza negli spazi pubblici cittadini, allo scopo di definire l’area videosorvegliata della città e di segnalare alle autorità competenti le violazioni della privacy e le telecamere illegali o non segnalate secondo la legge.

Il richiamo dell’otr
L’off-the-record messages, più noto come otr è un protocollo studiato per l’instant messaging. Si cercherà di spiegare come creare un canale cifrato su programmi di instant messaging, senza incappare in fastidiosi man in the middle.
Ascolta l’audio

La contrasessualità come tecnologia di resistenza

(bi+nomi)
Binomi è un percorso di fotografie analogiche che intende decostruire l’ottica mediatica bidimensionale dall’equazione “L’Aquila-Terremoto” costantemente risolta attraverso la produzione di immagini shock, che alimentano una visione da “ground zero” permanente.L’intenzione è quella di riconoscere gli aquilani come appartenenti ai luoghi che cercano di abitare, e di ricostruire un legame di soggettività fra spectator ed operator nella lettura dell’hic et nunc aquilano.

Aquileaks
Progetto per la creazione di una una piattaforma, il cui scopo è di svelare i segreti della non ricostruzione aquilana

Globaleaks
GlobaLeaks è un software che consente la creazione di servizi di whisteblowing, il suo obiettivo non è portare la trasparenza nel mondo, non è installarsi nelle aziende che devono adeguarsi alla corporate transparency, non è trovare del materiale di lavoro ai giornalisti. L’obiettivo è dare un software flessibile, sicuro, modulare, usabile dalle precedenti categorie di utenti.

Retro-computing
Relazione sulle attività svolte dal Museo dell’Informatica Funzionante del Freaknet, riflessioni sulle attività e problematiche tecniche sui restauri di componenti, materiali, etc.

Tor e la censura
Si parlerà del rapporto che esiste tra Tor e la censura, facendo un panorama della storia recente dei tentativi di blocco per poi passare al progetto OONI, mirato a rilevare e misurare la censura nel mondo.

Hacking e industria
Il seminario tenterà di presentare alcune tecnologie produttive e cercare una possibile interazione con loro.

Ghettofrox
l seminario illustrerà ricette facili e leggere per configurare l’accesso a reti anonime di tipo .Onion e .I2p dalla rete di casa o da quella del proprio computer.
Ascolta l’audio

dns diffamati
Tavola rotonda su tecniche di autodifesa e di contrattacco. A partire dalle recenti vicende di indymedia Piemonte e Tocascana.

– Hack the town
La città è lo spazio di significazione delle soggettività contemporanee nonché della loro azione. Il capitale ha occupato progressivamente tutti i suoi spazi redifinendo negli ultimi anni il concetto stesso di spazio pubblico. E’ ora di riprendersi ciò che è nostro! E’ ora di riappropriarsi creativamente dei nostri luoghi! E’ ora di occupare la città! Fuck creative city: noi siamo la città!ù

Nerdness
Spazio in cui mostrare fighetterie, easter eggs, comportamenti bizzarri ed altre cose divertenti di shell, editor e programmazione
Ascolta l’audio

Qui l’articolo relativo ai warm-up pre hackmeeting che si sono svolti sempre a L’Aquila.

Lascia un commento