La lotta non si arresta. Noi non ci arrestiamo. Davide libero. Tutt* liber*

a14 Marzo 2013

Questa mattina l’avvocato di Davide si è recato al carcere di Rieti per fargli visita ma non lo ha trovato. Gli è stato comunicato che ieri Davide è stato di nuovo trasferito questa volta a Viterbo.

L’indirizzo per scrivergli è: casa circondariale Viterbo via S.salvatore 01100

Davide libero. Tutt* liber*

7 Marzo 2013

Riportiamo il comunicato di Azione Antifascista Teramo e rinnoviamo la nostra vicinanza a Davide.

Ieri mattina abbiamo appreso dagli organi di stampa locali, noi come i famigliari, la notizia del trasferimento del nostro fratello e compagno Davide dal carcere di Teramo a quello di Rieti. Dalle informazioni frammentarie finora trapelate pare che il trasferimento sarebbe avvenuto nella notte tra il 5 ed il 6 marzo, intorno alle ore 3.00, nella massima urgenza e segretezza e che il motivo dello spostamento sarebbe da ricercare in generiche misure di sicurezza interna del carcere di Teramo legate, soprattutto, alle preoccupazioni per un (molto) presunto presidio organizzato da noi di Azione Antifascista Teramo sotto al carcere. La cosa non è solo pretestuosa, ma soprattutto falsa. Tanto che, proprio tra il 5 ed il 6 marzo, era uscito su internet e sui giornali locali un nostro comunicato nel quale esplicitavamo il motivo che ci aveva indotto a rinunciare, praticamente fin dall’inizio, all’idea di fare presidi sotto al carcere o in città: il rispetto della volontà dello stesso Davide, della sua famiglia e della sua fidanzata, che volevano cercare di evitare il trasferimento. Tutto questo, purtroppo, è stato inutile. Sottolineare il paradosso, talmente evidente, risulta un’offesa all’intelligenza.

La realtà è che si tratta dell’ennesimo attacco repressivo dello Stato.
Oggi colpiscono Davide, come ogni giorno colpiscono tanti altri, anche a nostra insaputa. L’attacco a Davide vuole essere un monito per tutti noi che lottiamo ogni giorno per un cambiamento: desistete, arrendetevi, perché nessun miglioramento è possibile.
Tentano di avvilire tutti coloro che sono vicini a Davide, i famigliari, gli amici e i compagni, pensando di abbatterci. Ma ottengono l’effetto contrario.
Non ci stupiamo più, non ci scoraggiamo, anzi, ci convinciamo ulteriormente di essere nel giusto e che la nostra lotta è necessaria.

Davide, tu non sarai mai solo. Noi saremo sempre al tuo fianco e, quando questo infinito calvario sarà finito, ci ritroverai più uniti di prima.

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