Solidarietà ai due giornalisti aggrediti da CasaPound

Qualche giorno fa a L’Aquila, nell’indifferenza generale, si è consumato un episodio di intimidazione, in un contesto politico e partitico cittadino sempre più degradante: in occasione della presentazione dei candidati alle politiche di CasaPound al Bar Nurzia, in Piazza Duomo, un giornalista e il suo operatore sono stati aggrediti dai sedicenti “fascisti del terzo millennio”.

Il giornalista è stato spintonato e minacciato più volte per il semplice fatto di essersi definito antifascista. Sorte più grave è capitata all’operatore che lo accompagnava, a cui è stato impedito di uscire dal bar fino alla conclusione della vicenda, entrambi quind sono stati minacciati ripetutamente ed è stato loro impedito di svolgere proprio lavoro. Il tutto si è svolto nell’indifferenza della Digos, intervenuta con colpevole ritardo.

Crediamo fermamente che l’antifascismo sia un valore fondamentale dell’essere giornalisti, ma ancor prima dell’essere donne e uomini liberi; siamo convinti che nessuno – compresi gli esercenti del centro storico – dovrebbe lasciare agibilità politica né legittimare l’agire infame di CasaPound. Crediamo soprattutto che l’antifascismo sia una pratica da esercitare quotidianamente a schiena dritta e senza paura alcuna.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza ai due giornalisti, e denunciamo l’ennesimo atto fascista ad opera di Casapound, che fa dell’intimidazione e delle minacce l’unica sostanza della propria inconsistente azione politica.

Consapevoli che istituzioni e direttori delle testate troppo spesso minimizzano evitando di prendere posizione contro atteggiamenti squadristi ad opera di bande di estrema destra, continueremo ad opporci con ogni mezzo alla loro violenza e propaganda, al fianco di chi non si lascia intimidire e di chi non vuole abbassare la testa.

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