Solidarietà allo spazio Guernica di Modena, sgomberato questa mattina

Quando si cerca di creare socialità e cultura in autogestione la risposta è lo sgombero e la repressione.
La nostra solidarietà allo spazio Guernica a Modena, sgomberato questa mattina.

E’ iniziato all’alba lo sgombero del Guernica 7.0 nei capannoni ex LiuJo in via Gavasseti 167, occupati prima di Natale.
Ancora una volta si risponde con lo sgombero a chi prova in maniera autogestita a creare socialità e cultura.
Alcuni compagni hanno cercato di resistere allo sgombero, salendo sui tetti dello stabile, circondato da polizia e vigili del fuoco e diversi sono accorsi nei pressi dell’edificio.
Ancora una volta si colpisce un soggetto che sta portando a Modena un modo nuovo di pensare, fare socialità e che si mette in prima linea contro questa crisi e contro la governance che l’ha creata. Un soggetto che ha deciso di lottare nelle strade e nelle piazze, al fianco di studenti, precari e lavoratori che ogni giorno vengono colpiti da una classe politica incapace di trovare risposte e soluzioni a questa crisi.

Comunicato Guernica:

Ancora una volta a Modena si sgomberano spazi sociali, percorsi di socialità dal basso cultura e politica.

A pochi giorni dalle elezione subiamo il settimo sgombero nel giro di tre anni. Uno sgombero diverso dagli altri, puramente politico, messo in atto da una classe dirigente ora mai incapace di dare delle risposte concrete alla città e che vede nel Guernica il male assoluto proprio perché esso

pone problematiche concrete e lo fa in maniera chiara,coinvolgendo i soggetti direttamente interessati dalle problematiche stesse: famiglie sotto sfratto, studenti, giovani precari e tutte quelle persone che subiscono maggiormente l’attuale crisi pur non avendone creato i presupposti.

Quello che certo è che non staremo fermi a guardare, come abbiamo detto sin dal primo giorno dell’occupazione, in caso di sgombero, in poco tempo il Guernica ritornerà in città e così sarà. Già dalla giornata di oggi si riapre il percorso per un nuovo spazio sociale in città, un nuovo Guernica, perché Modena ha bisogno e pretende spazi sociali.

Accogliamo positivamente il fatto che la giunta, nella persona del sindaco Pighi, abbia per la prima volta preso atto che il Guernica è un problema di bisogni cittadini e di socialità e non un problema meramente di ordine pubblico. Quello che resta da vedere è se l’intervento sia frutto delle ora mai prossime elezioni politiche o se c’è veramente la volontà di trovare una soluzione. Perché di fatto a Modena la campagna elettorale non terminerà con le elezioni politiche ma troverà continuità con le prossime amministrative che nel 2014 vedranno il cambio della guardia.

Certamente non ci faremo illusioni in merito e il Guernica continuerà il suo percorso politico che attraverserà anche le prossime elezioni, e che verterà sul ritorno di uno spazio occupato. La forte solidarietà che da tutta Italia ci sta arrivando, assieme a quella cittadina, fatta da associazioni, esponenti sindacali e singole soggettività, è sintomo della validità politica e sociale del nostro percorso, che è da sempre incentrato attorno alle lotte per i diritti e per una migliore qualità della vita.

Percorso che il Guernica può dire orgogliosamente di aver portato avanti con coerenza e senza scendere a compromessi, ma sempre aperto al dialogo con le varie componenti cittadine e politiche.


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