Dopo 3 anni sulle new town si svegliano tutti…

7 Ottobre 2012 L’Aquila: inaugurazione dell’auditorium “provvisorio” progettato da Renzo Piano.

Napolitano dichiara “E’ tempo di pensare a ricostruire la città al di là di precedenti esperienze che puntavano piuttosto a costruire fuori. Oggi costruiamo dentro e mi pare la strada giusta”.

Renzo Piano non è da meno, in quanto riferendosi alle new town le definisce “Luoghi senz’anima, senza logica, senza affettività. In tutto il mondo si costruisce e si ragione per superare le periferie. All’Aquila è l’unico caso dove le periferie sono state fatte ex novo”.

Ci chiediamo a questo punto dove fossero entrambi nel 2009…

Oggi, passati 3 anni da quella assurda scelta, tutti pronti a criticare il progetto c.a.s.e., tutti d’accordo nel dire che è stato uno spreco di soldi e un errore dal punto di vista urbanistico e sociale, ma nel 2009 ad opporci veramente a questa scelta eravamo in pochi, criticati dai politici che erano complici, muti e asserviti totalmente alla Protezione Civile. Ora che la ricostruzione continua ad avere intoppi e si ha una visione globale delle c.a.s.e.: luoghi periferici, senz’anima, senza logica (ed anche senza servizi…) tutti pronti prendere posizione, quando ormai è abbastanza inutile e sicuramente fuori tempo massimo…

Forse Napolitano avrebbe dovuto ascoltarci nel 2009 quando, a 5 mesi dal terremoto, gli indirizzammo questa lettera


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