Contro la manovra, contro le politiche regionali, contro i commissariamenti.

Martedì 6 settembre h 9.30 – 13.00 TERAMO, Largo Madonna delle Grazie

CONTRO LA MANOVRA FINANZIARIA DEL GOVERNO
CONTRO LE POLITICHE REGIONALI CHE FANNO DELL’ABRUZZO UNA REGIONE IN DECLINO
CONTRO I COMMISSARIAMENTI SULLA SANITA’ E SULLA RICOSTRUZIONE DELL’AQUILA E DEI TERRITORI COLPITI DAL SISMA

La manovra finanziaria, o almeno le varie ipotesi fatte in questi giorni da un governo ormai screditato agli occhi di tutti, contengono un’unica certezza: che lavoratori, precari, disoccupati continueranno a portare sulle loro spalle il peso di uno stato in cui l’economia è in recessione e i servizi essenziali non sono più garantiti.

L’Abruzzo è ormai una regione in declino in termini di economia e occupazione, con una Sanità che non riesce più a garantire il diritto alla salute, continuamente minacciata da opere dannose quanto inutili (dal metanodotto all’estrazione petrolifera), che rischia il collasso in alcuni settori come quello dei rifiuti , in cui la giunta regionale è stata colpita da ben due arresti per reati molto gravi.

Come Presidente di Regione, Chiodi ha in tutto questo gravi responsabilità.

Come Commissario alla sanità, insieme al suo manager Silveri, ha determinato il definitivo fallimento dell’assistenza pubblica – mentre è notizia di questi giorni che di tale fallimento continueranno a avvantaggiarsi le aziende sanitarie private.

Chiodi ha fallito anche come Commissario a una Ricostruzione che a distanza di due anni e mezzo da terremoto si sta rivelando di fatto inesistente.

Fin dall’inizio ha preferito compiacere il governo piuttosto che rappresentare le esigenze del territorio, facendo mancare il necessario sostegno all’economia e il suo appoggio alle giuste richieste di agevolazioni fiscali per i territori colpiti dal sisma. Altri governatori, anche di centro-destra, hanno saputo difendere in ben altro modo gli interessi del loro territorio in casi di recenti catastrofi naturali.

Il sistema Commissariale da lui rappresentato e sostenuto ha creato confusione normativa e totale inefficienza, mentre l’appoggio alla figura di un manager privato del Vaticano (già condannato dalla Corte dei Conti) come vice commissario alla ricostruzione getta più di un’ombra sulla possibilità di una vera rinascita delle zone terremotate e sulla partecipazione democratica dei cittadini alle scelte per il loro futuro.

Il cumulo di cariche e la commistione dei suoi ruoli gli hanno consentito di dirottare fuori dal cratere sismico le (poche) risorse per la ricostruzione, per compiacere il proprio elettorato e soprattutto i poteri forti della regione. Abbiamo assistito allo scippo di soldi dell’assicurazione dell’ospedale dell’Aquila per coprire il buco della sanità regionale e, per lo stesso motivo, si rischia la svendita dell’inestimabile patrimonio del complesso di Collemaggio. Dei soldi stanziati per scuole e trasporti, solo una piccola parte sono arrivati alla città più colpita dal sisma del 2009.

La Regione non è stata in grado in oltre due anni nemmeno di ristrutturare le proprie case popolari – molte addirittura agibili – mentre la città è ancora sommersa dalle macerie.

Per tutti questi motivi, la città di Teramo, la città del Presidente Chiodi, è la sede più appropriata per la manifestazione del 6 settembre in occasione dello sciopero generale  a cui hanno aderito molti sindacati, associazioni e movimenti.

Tutti a manifestare!!!!!

Per info e prenotazioni per partecipare con noi alla manifestazione 328 1643384.

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