I soldi ci sono: sono quelli delle nostre tasse.

Il sottosegretario Bertolaso ha affermato ieri, nell’aula semideserta del Senato, che per la ricostruzione sono già disponibili 14 miliardi di euro. Di fronte a questa notizia sorge spontanea una domanda: perchè allora stiamo già ripagando tutte le tasse, i tributi e i mutui, mentre negli altri terremoti la sospensione è durata 5 anni?
E ci chiediamo inoltre, perchè da dicembre dovremo restituire il 100% dei tributi non pagati mentre negli altri disastri si è restituito meno della metà (Umbria 40%, Alessandria 10%!!) e dopo 12 anni?
La realtà è che la ricostruzione è completamente ferma, e manca completamente una qualsiasi forma di idea o progetto complessivo per il rilancio economico e sociale del territorio.
A Bertolaso ricordiamo ancora una volta che a L’Aquila servono i fatti, non le chiacchiere e le promesse a cui siamo già abituati. In particolare è oggi fondamentale che nella manovra finanziaria di prossima approvazione sia inserito un provvedimento che garantisca al nostro territorio LO STESSO TRATTAMENTO FINANZIARIO CHE E’ STATO ADOTTATO NELLE PRECEDENTI CATASTROFI.
Se ciò non accadrà siamo pronti da subito a riprendere forme di mobilitazione, più radicali e partecipate, di quelle che ci hanno portato a bloccare l’autostrada in 20.000 e sotto Palazzo Chigi a Roma in 6.000 (nonostante le manganellate).
Il contentino delle 120 rate, sempre da gennaio e sempre al 100%, è poco meno di una presa in giro, e noi di prese in giro non ne accettiamo più.

FORTI E GENTILI SI FESSI NO
3e32

Con l’occasione si invitano  tutte le testate giornalistiche a partecipare all’incontro con le istituzioni, RICOSTRUZIONE E TERRITORIO, che si terrà oggi alle ore 17 presso CaseMatte, Collemaggio.
Per maggiori info www.3e32.com

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