Presidio alla cava Teges

Sabato 13 e Lunedi 15, alla Centrale del latte del nucleo industriale di Bazzano-Paganica, c’è stata una riunione cittadina autoconvocata,

All’assemblea, molto partecipata, sopratutto dagli allevatori e agricoltori locali, si è usciti con un documento che vi invitiamo a far girare ed a condividere. Nel documento ci sono i punti sui quali le popolazioni della zona non transigono.
E’ stato indetto, per promuovere una raccolta firme e sensibilizzare la popolazione:

Sabato 20 alle ore 10 un Presidio presso la cava Teges in località Pontignone a Paganica


Di seguito il documento elaborato:

Paganica, lunedì 15 marzo 2010

Il giorno 15 marzo 2010, alle ore 21.00, presso la sede della Centrale del latte nel nucleo industriale di Paganica-Bazzano, si è riunita un’assemblea cittadina autoconvocata dei residenti di Paganica e Camarda al fine di analizzare le problematiche e le eventuali proposte alternative alla luce degli ultimi atti amministrativi riguardanti il problema dello smaltimento delle macerie del “cratere dell’aquilano”.

Premesso che dalla destituzione del comune di Paganica nel 1927 il nostro territorio ha subito uno smembramento della propria storia, attraverso una sottrazione sistematica del paesaggio e dei luoghi simbolo della comunità.

Premesso che le scelte degli ultimi anni hanno sistematicamente condotto l’agricoltura e l’allevamento locale verso l’agonia compromettendo il tessuto storico-paesaggistico-culturale:


– Esproprio, durante gli anni 70, di 200 ettari di terra agricola e irrigua, per la realizzazione del nucleo industriale di Paganica-Bazzano con la presenza di industrie chimiche altamente inquinanti e siti industriali non ancora bonificati (come la ex Ravit);

– Mancata ripristino ambientale previsto da legge delle cave Teges 1, 2 e 3, ancora ferite aperte sul territorio;

– Mancata acquisizione per uso pubblico di Palazzo Dragonetti, dunque svendita dell’edificio storico e del suo parco a privati;

– Realizzazione durante gli anni 70 sul nostro territorio di diverse discariche di rifiuti solidi urbani

– Esproprio di 6  ettari di terra agricola, negli anni novanta, per la realizzazione del Centro polifunzionale, rimasto ad anni di distanza un’opera incompiuta;

– 2009: Esproprio di 34 ettari di fertile terra agricola e irrigua, per la realizzazione di 29 piastre per il progetto C.A.S.E.

Nonostante negli anni le varie amministrazioni locali abbiano usato il territorio dell’ex comune di Paganica come “cortile di casa”, le genti di Paganica e del circondario, non vogliono tirarsi indietro rispetto alle problematiche legate allo smaltimento e recupero delle macerie, a patto che vengano rispettati dei punti sui quali la popolazione non è disposta a trattare:

–  Esproprio dei siti dell’ex Teges 2 e 3 in località Pontignone, ed esclusione di qualsiasi ampliamento del sito;

–  Temporaneità  nell’utilizzo dei siti dell’ex Teges 2 e 3, limitata ai tempi di riempimento stesso della cava con gli inerti e successiva rinaturalizzazione e ripristino paesaggistico dei siti finalizzato alla fruizione turistica-ricreativa e sociale come verde pubblico;

–   Nessun nuovo esproprio di terra agricola al fine di ampliare a due corsie la strada di servizio ai siti di smaltimento, quindi ovviare ai problemi di traffico dei mezzi pesanti attraverso piazzole di sosta;

–  Coinvolgimento di tutti i comuni del cratere per la soluzione complessiva del problema macerie utilizzando tutte le cave disponibili da ripristinare e riqualificare;

–   Esclusione definitiva del sito di Cesarano da qualsiasi impianto di smistamento e deposito, in quanto penalizzante per gli abitanti di Paganica e Camarda dato che per il sito è già stata deliberata la sua inclusione nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga;

–  Tutela del fiume Vera dove ancora oggi vengono sversati i liquami della rete fognaria paganichese e la salvaguardia di tutte le canalizzazioni a scopi irrigui,

–   Istituzione di una commissione di garanzia rappresentativa delle comunità  locali coinvolte per seguire il corretto ed effettivo ripristino ambientale.

Si invitano i concittadini e le istituzioni a sottoscrivere attraverso una firma e la presenza al presidio di sabato 20.

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